Un primo grazie va ad Alice, la mia compagna, che mi aiuta e mi sostiene senza mai tirarsi indietro.
Un grazie va a Ciro, senza il quale oggi non potrei portare avanti questo sogno.
Un grazie va a Stefano, con il quale ho avviato questa incredibile avventura che mi ha cambiato e mi ha fatto crescere.
Un grazie va a Fabio Pilutti, un’ amico di una disponibilità unica, la prima barca la devo anche a lui, al sudore della sua fronte e ai calli delle sue mani grazie ai quali la prima Ice Boat ha preso vita.
Un grazie va ad Angelina, senza la quale la nostra organizzazione logistica sarebbe difficilissima, una nonna praticamente che ci ha aperto il cuore e le porte di casa sua.
Un grazie va a Marco Urban, sempre pronto con il suo Computer a realizzare le planimetrie degli scafi.
Un grazie va alla prima banca, Laura e Zoe che hanno creduto nel progetto e sono riuscite a finanziarlo.
Un grazie ad Ezio, grazie al quale siamo riusciti ad ottenere il finanziamento per la seconda barca.
Un grazie va ad Andrea Greppo che con il suo talento ci consente di “navigare” anche in rete con il sito che ha realizzato.
Un grazie va al ristorante Marechiaro, al suo staff, persone vere, di cuore, veraci…. Uniche.
Un grazie va a Christian Moschioni, che con le sue mani ha permesso lavorazioni incredibili sugli scafi.
Un grazie va ad Andrea De Micco, sempre pronto a realizzare una riparazione, un pezzo o una saldatura.
Un grazie alla mia famiglia, che è sempre stata paziente con i miei 1000 progetti.
Un grazie a tutti i rappresentanti delle istituzioni, ma soprattutto a chi non si è elevato a giudice e ci ha permesso di realizzare questo sogno.
Un Grazie al cantiere cicuttin, i dottori delle nostre barche, sempre reperibili per intervenire nelle emergenze che altrimenti non ci farebbero uscire dal porto.
Un Grazie al Cantiere Offshore Unimar, per le sue innumerevoli disponibilità e concessioni che ci permettono spesso di arrivare dove altrimenti non potremmo.
Un Grazie alla Darsena Portovecchio, che con il suo staff ci rende la vita assai più facile. Persone sempre disponibile e gentili, con le quali è sempre un piacere avere a che fare.
Un Grazie ad Andrea Cassan, maestro d’ascia per la realizzazione delle mobilie in legno di bordo.
Un Grazie al cantiere Centromare, dove nel capannone e dalle mani di Fabio e Michele abbiamo realizzato la prima barca.
Un grazie lo devo a tutti quegli amici, dai quali purtroppo un po’ mi sono staccato per cercar di fare qualcosa di buono in questa vita, sacrificando momenti di condivisione e divertimento.
Un grazie di cuore a chi, direttamente o indirettamente ha preso parte a questo viaggio chiamato Ice Boat.
Marco Corvino